-
+2
.
Ed ecco la recensione di uno dei miei fumetti preferiti, quello che mi ha fatto amare il vigilante più letale di tutti... Ma partiamo con un pò di storia: nei favolosi anni settanta Gerry Conway introdusse Frank Castle, nome civile di Punisher, in una nota story-line di Amazing Spider-Man! Frank era diverso da tutti i altri eroi di strada: non solo combatteva i criminali, ma li uccideva! Nessuno si sarebbe aspettato che da lì a poco sarebbe nata una stella, uno dei character della Marvel più controversi e affascinanti...Il personaggio fu molto usato, ma proprio questo si rilevò una nota negativa; l'eccessivo sfuttamento del personaggio lo fece cadere nel dimenticatoio! Ma ecco che arriva la luce di salvezza per questo personaggio, Joe Quesada, il capoccia della divisione Marvel Knight, decise di rilanciare il personaggio e, dopo tentativi mal riusciti (coff coff Punisher in Paradiso coff coff), decise di affidarlo ad un autore che aveva già lavorato col personaggio (anche se solo per un ottimo What if), ovvero quel diavolaccio di Garth Ennis, autore del trasgressivo Preacher, con risulti eccelsi. Ennis scrisse due cicli; uno nell'ambito Marvel Knight, in cui derideva i supereroi in modo grottesto e a tratti provocatorio, e uno nella sottosezione Max, in cui le storie erano più realistiche, violente e drammatiche.
Sarà proprio per la seconda sezione che Garth decide di scrivere una storia che si colloca in un punto importante per il personaggio e poco analizzato, ovvero il conflitto del Vietnam.
Le origini di Frank le sanno pure le penne: La famiglia fu uccisa a Central Park in un regolamento di conti tra mafiosi, così Castle per vendicare la famiglia decide di mettersi un giubbotto anti-proiettili, ci dipinge sopra un teschio e va a sopprimere ogni criminale che incontra, punendo anche se stesso per non aver saputo protteggere la famiglia, lottando una guerra senza fine contro il male (dato l’istinto malvagio dei esseri umani)!
Ma Ennis si pone un quesito interessante: siamo sicuri che il motivo sia solo questo? Non ci sono altri motivi di questa battaglia senza fine, magari trovabili proprio nel periodo in cui Puni combatteva nel Vietnam? E se c'è qualcosa che Ennis ama, sono proprio le storie di guerra!
TRAMA: La storia, che si svolge nell'arco di 4 giorni, narrano l'ultimo periodo di Frank Castle nel conflitto del Vietnam. Frank ha ricevuto il grado di capitano, e si tratta di uno dei pochi che tiene alla vita dei suoi uomini! Castle si rende conto che la base (chiamata Firebase Valley Forge) sta per essere attaccata dai Vietcong, ma si ritrova impreparato a causa di soldati indisciplinati, mancanza d'artiglieria e la necessità di raddoppiare il numero dei soldati! Nella mente del futuro Punitore emerge una voce interiore, che gli sussurra che quello è il posto per lui, il suo paese per i balocchi! Frank si ritrova ad affrontare, oltre ai Vietcong, anche il Colonello Ottman, ufficiale in comando della base, ormai ubriaco e totalmente menefreghista sulla sorte dei suoi soldati.
Frank inizia a far emergere il suo spirito da giustiziere, come quando fa uccidere un Generale che rispedire i soldati in america e abbandonare la base, oppure quando uccide un soldato che aveva stuprato una donna soldato vietnamita...
La storia mostra anche un altro punto di vista, quello di Stevie Goodwin, un ragazzo come tutti noi che si ritrova catapultato in una guerra inutile, che rimane affascinato dalla figura del Capitano Castle! Vorrei continuare con questa fantastica trama, ma evito di spoilerare troppo!
DISEGNI: Se la trama è bella, i disegni sono meglio! Darick Robertson è sicuramente noto a chi segue altre serie del scrittore irlandese; riescono ad adattarsi bene allo stile di Ennis, con il suo tratto semplice, ma dettagliato!
OPINIONE FINALE: Born è uno di quei fumetti che vanno letti! Non importa se odiate Ennis o se trovate Frank "inutile perchè non ha i superpoteri" (si, ho letto questo genere di commenti), questa storia è fantastica!
Il realismo che invade questa storia vi farà dimenticare delle atmosfere supereroiniche che spesso invadono i comics del Puni, ritrovandosi in una guerra diversa da quella combatutta da Cap, una guerra più cruda, più folle, più sanguinaria, in cui non ci sono eroi senza macchia e senza paura per cui si fa il tifo, in cui non ci sono supercattivi affascinati e complessi, in cui è possibile simpatizzare, ci sono solo dei comuni soldati, soldati che uccidono il nemico, che si drogano e che stuprano! Ci ritroviamo un Vietnam simile a quello visto in "Apocalypse Now", in cui il Sogno Americano (difeso da Steve Rogers) non esiste, è solo un miraggio, un illusione, una favoletta per mandare i giovani a combattere. Infatti, uno dei protagonisti è proprio un giovane ragazzo che, seppur ammiri Frank per il coraggio e per la fedeltà che ripone ai suoi soldati, non capisce le motivazioni che spingono il futuro Punisher a combattere.
Il Punitore nasce rimanendo a contatto con ciò che gli uomini posso fare in circostanze estreme...
Come avete capito, questo fumetto è uno di quei fumetti che non vanno persi, con contenuti che spesso son un pugno nello stomaco, ma che sono incredibilmente veri e, purtroppo, ancora attuali....se dovessi dare un voto, sarebbe un Otto pieno!
. -
Joker Grant .
User deleted
Davvero bella ,me la ricordo come una delle migliori del ciclo Ennis (di cui però non ho letto tutto).
Bella recensione ,Crash
. -
Giny .
User deleted
Grande storia. Grazie Crash . -
.
Bella Crash! . -
+1 .
Insieme a Devil,più degli altri,il mio preferito.Le ho tutte le storie Max di Frank(anche doppie),sono una più bella dell'altra.Born é la bottiglia che si stappa,é l'inizio col botto.Bella recensione crash.Un'altra bella storia della serie?Quella con Kingpin,Bullseye,Elektra e Nick Fury,disegnata da Dillon.........fantastica!!!!!!
.
[RECENSIONE] Punisher Born |
