Daytripper: una lettura

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  1. enrico7418
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    Non ho alcun dubbio sul fatto che Daytripper (di Fabio Moon e Gabriel Ba, edito in Italia da RW Edizioni) sia un vero e proprio capolavoro, uno di quelli che rendono indiscutibile il fatto che i fumetti, siano un veicolo d'arte della stessa potenza del cinema o della letteratura o della musica, mettendo in buona pace tutti quelli che ancora non l'hanno capito. C’è molta morte in Daytripper, ma la morte è un veicolo per raccontare lo stupore e la bellezza della vita, o quanto meno, questo è quello che voglio sostenere. Per farlo dovrò raccontarvi qualcosa del fumetto, ma cercherò di non fare troppo spoiler…

    La seconda persona che vediamo morire è il protagonista, più o meno dopo 22 pagine, quelle che segnano la prima delle 10 parti del fumetto, con una folgorante anticipazione del racconto proprio all'inizio, a pagina 1 e 2.
    Ma vorrei lasciare la parola al testo, citando alcune didascalie che compaiono all'inizio.
    Pagina uno, ultima vignetta: "La gente muore ogni giorno"-"è il pensiero più sereno di cui Bras è capace, mentre guarda i necrologi del giornale scorrergli davanti agli occhi"-"si è appena reso conto che anche quando lui non ne sta scrivendo…". Pagina due, prima vignetta: "… La gente continua a morire.".
    Questo mentre lo vediamo imbrattato di sangue davanti al banco di un bar.

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    Bras de Oliva Domingos è un aspirante scrittore di romanzi, si guadagna da vivere scrivendo necrologi, è figlio di un romanziere estremamente affermato che lui stima e ammira forse come nessun altro. Muore (per la prima volta) in quel bar, ucciso da uno spiantato durante una rapina.
    Inizialmente può stupire, ma ci renderemo rapidamente conto, che vedremo morire il protagonista tante volte. Daytripper mette in scena in 10 straordinari atti, i momenti più belli o più importanti (o più determinanti?) della vita di Bras de Oliva Domingos, raccontandone ripetutamente la morte.
    In quanti modi diversi si può morire? Uccisi da un disperato… Di vecchiaia… Vittime di un incidente… Di tumore… Annegati… Per un ictus fulminante… Il solo tentativo di scrivere un elenco genera sconforto. Ne vedremo di trapassi (ipotetici?) di Bras, ma quello che farà sempre da padrona della storia è la vita che viene prima. L'infanzia, l'adolescenza, la maturità, la mezza età, la vecchiaia… Quanta vita c'è in Daytripper… Eppure la morte è sempre dietro l'angolo, perché il lettore sa che alla fine di ogni capitolo il destino di Bras è segnato. E chi legge in maniera morbosa come me, proverà anche la curiosità di voltar pagina per vedere quale sarà questa volta l'epilogo della sua vita.
    Tranquilli, quello che ho scritto anticipa poco o nulla di un'opera la cui complessità spinge comunque a più di una lettura.
    Ma Daytripper è anche un fumetto di intrattenimento, e visto che contiene tante storie in una storia, non mancheranno colpi di scena, momenti di tensione e brividi inattesi.

    Ma per concludere devo passare brevemente ad una parte dell'ultimo episodio. Chi ha paura di rovinarsi la lettura può saltare il breve riassunto:

    Bras (anziano e malato di cancro, deciso a rifiutare la chemioterapia) si trova a leggere una lettera che il padre gli aveva scritto in occasione della nascita del nipote. La lettera rimane nascosta per anni tra le pagine di un libro perché il padre di Bras muore proprio lo stesso giorno del parto della nuora. Per caso il figlio di Bras la ritroverà tanti anni dopo e gliela consegnerà quasi con noncuranza.


    Cito di seguito le ultime didascalie (estratti di una lettera di un padre al proprio figlio che a sua volta è diventato padre) senza raccontare quello che si vede.
    "Solo quando accetterai di dover prima o poi morire potrai lasciarti andare… E fare del tuo meglio nella vita. Ed è questo il grande segreto. Questo è il miracolo. Da oggi non hai più il controllo della tua vita… Come è stato per me dal giorno in cui sei nato. Ti scrivo questa lettera per farti le mie congratulazioni… E per ammettere che non hai più bisogno di me."

    E così, viene raccontata la forza della vita che la morte non può fermare, quanto meno lì, in una discendenza, di padre in figlio, di figlio in nipote, e così via per sempre, nei secoli dei secoli.

    Assolutamente da leggere.
    Buona lettura a tutti.
    Enrico

    p.s.: questa recensione è un estratto lievemente riarrangiato di un articolo più lungo e articolato che ho pubblicato su OMNIVERSO, il blog, nostro affiliato, dell'amico .Arcangelo.. L'articolo racconta, oltre che di Daytripper, della seconda serie tv di Fargo mettendone in evidenza alcuni accostamenti secondo una lettura personale. Chi ha voglia di perdere 10 minuti può leggersserlo qui Daytripper e Fargo: una lettura

    Edited by enrico7418 - 19/1/2016, 11:12
     
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    Li mortacci tua Enrico,adesso mi tocca documentarmi e sicuramente,anzi,certamente comprarlo.Grazie :D
     
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  3. .Arcangelo.
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    Non avevo visto il topic. Ringrazio Enrico per la collaborazione e rinnovo i complimenti, l'articolo é andato bene!
     
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2 replies since 18/1/2016, 23:27   98 views
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