Votes taken by Johnny3 33

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    Non mi intrometto tra Arca e Giny, ma dico la mia.

    I Reboot sono un male nei fumetti, già nei film ci possono stare, perchè ad esempio: c'è un film francese del 1964, con un idea molto buona e bei personaggi, ora nel 2016 una produzione Hollywoodiana potrebbe fare un reboot con i mezzi di oggi. Certo fare reboot a 10 anni di distanza no, ma credo abbiate capito il senso.

    Nei fumetti, il rebbot è, come dicevo, un male. Ho una visione io molto simile a quella di Morrison, tutte le storie dagli anni 40 ad oggi vanno a formare una lunga biografia del personaggio e tutte le vite dei personaggi si intrecciano tra di loro formando una cosa meravigliosa come la continuity. La DC aveva la continuity più bella che io abbia mai visto(riassumibile in Flash fa cose con grosse conseguenze) ma adesso dopo il New 52 siamo ripartiti da 0. E per carità, ci sono testate valide, vedi Flash, Justice League, Wonder Woman, Lanterna Verde, Batman e tante altre.. ma non c è piu quel senso di storia unita che c era prima.
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    Titolo: Freccia Verde: Gli Uccelli Notturni
    Autori: B. Percy(storia, dialoghi) P. Zircher(matite)
    Anno: 2015/2016
    Prima Ed. USA: Green Arrow Vol 5 41 42 43, DC
    Prima Ed. ITA: Freccia Verde 1 2 3, Lion

    STORIA


    Dopo un viaggio "spirituale" Oliver Queen ritorna a Seattle, a attenderlo vi è sua sorella Emiko che nel frattempo ha pedinato le strade come nuova Freccia Verde. La nuova vita di Oliver sarà divisa tra i suoi problemi "civili", quali crescere Emi come padre/fratello o mandare avanti la sua compagnia, e i suoi problemi "notturni", quali un giro clandestino di combattimenti di cani, un misterioso killer e una antica maledizione. Non passerà molto perchè l'equilibrio tra il Freccia Verde e Oliver Queen inizii a traballare mettendo il nostro Arciere in situazioni scomode.

    PRO


    La narrazzione è molto leggera e scorrevole nonostante i temi trattatti siano tutt'altro. La povertà, il razzismo, il maltrattamento verso gli animali e la violenza ingiustificata sono al centro di questa storia. Il tutto ci viene proposto attraverso un escamotage Orwelliano che non sto a spoilerarvi. Nonostante ciò il fumetto si ricorda di essere un fumetto supereroistico e alleggerisce la storia con teatrini e scene, si divertenti, ma mai fuori luogo.
    I disegni di Zircher sono spettacolari, Oliver finalmente non sembra più un ragazzino. Oltre alle stupende figure umane e ai paesaggi, Zircher brilla particolarmente nel realizzare gli animali.
    Arrow-Dog è una novità interessante.

    CONTRO


    Non è una storia di Freccia Verde. Avete presente quando dicono che il Daredevil di Miller è Batman Rosso. Beh, ecco a voi Daredevil Verde.
    Non è una vera e propria critica, ma queste atmosfere cupe non sono tipiche per il personaggio, che solitamente è un eroe solare, salvo alcuni casi come la run Grell, ma li compensavano la sensualità e l'ultraviolenza.
    Un altro grosso difetto è il finale, non che sia brutto, ma dopo un ritmo così serrato e una narrazzione così epica il finale è solo un... Meh.

    GIUDIZIO: 4/5 Freccia Verde è tornato nel Pantheon delle testate veramente valide, e ci è tornato di prepotanza, incazzato come non mai. La testate è pronta al salto di qualità che tutti i fan stavano aspettando.
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    Bella Giny, la nuova forumala funziona.
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    Bella guida e bello il metodo Giny. Poi son di parte adoro gli Skybound studio. :asd:
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    Freccia Verde prima di Shazam nella lista :asd:
    Prendi questo Johns :asd:
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    Gli anni settanta stanno finendo, il mondo dei fumetti sta per cambiare radicalmente. Ormai le armi bislacche, i lieti fine scontati e i costumi sgargianti hanno stufato il lettore medio, e alcuni scrittori lo hanno capito, e decidono do rendere il medium del fumetto qualcosa di più maturo. Attenzione, maturo in quei tempi non sognificava ancora violento, infatti questi scrittori, affrontano vere e proprie tematiche sociali come il razzismo, la dipendenza, la politica assolutista e la morte. Ed è proprio con l'ultima di queste tematiche che poi si aprirono gli anni 80 del fumetto americano, la vecchia signora che tutti incontreremo prima o poi ci porterà per mano nella Dark Age del fumetto. Per l'esattezza siamo nel 1985, dopo un mezzo decennio di temi maturi ma non troppo la DC Comics decide di dare spazio a uno degli scrittori della rivoluzione della decade passata. Lo scrittore in questione è inglese, ha uno strano interessa per l'occulto e una lunga barba, il suo nome è Alan Moore.
    Moore nel 1985, codiuvato dai disegni del bravissimo Dave Gibbons, scrive Watchmen, l'opera magna del fumetto americano. Un opera avanguardista, atta a far riflettere sulla politica tramite i supereroi. Il problema era uno, Watchmen, piaceva al lettore introspettivo che coglieva tutti i riferimenti, ma anche al lettore occasionale che vedeva nel romanzo grafico di Moore solo una storia ben scritta piena di violenza, eroi ambigui e distopie. La DC fiuta il denaro e senza pensarci l'anno dopo affida a un altro scrittore la sua testata ammiraglia, Batman.
    Lo scrittore era il Texano doc, che anni prima ci aveva stupiti con il suo ciclo su Daredevil, Frank Miller. Il nostro Frank scriverà due storie, la prima, Anno Uno, è una storia fondamentalmente incriticabile, profonda che analizza il mito di Batman in tutte le sue sfaccettature, mostrandoci un Batman alle origini. Ma il buon Frank pensò: "se ho scritto l'inizio, tanto vale scriva anche la fine". Oh Frank, come ti sbagliavi...
    Da quella geniale intuizione l'americanissimo Frank Miller scrive The Dark Knight Returns. Sebbene sia molto simile a Watchmen per i temi, qui il nostro Miller si spinge ancora oltre, riempe i dialoghi di frasi da duri, porta l'ultraviolenza a uno stato ancora maggiore, estremizza ogni personaggio e serra la narrazzione rendendo la storia praticamente un film su carta.
    La storia avrà un suggesso assurdo e porterà una grande rivoluzione nel genere creandl eroi sempre più cupi e tormentati, andiamo oltre il Bat-Fascista di Miller, abbiamo dei veri e propri assassini a sangue freddo, gente senza scrupoli, pazzi violenti pompati da frasi da duro e sa fucili più grossi delle loro braccia. Quest'ultrapompata ultraviolenza fine a se stessa, a me piace da matti. Non sopporto le storie filosofiche che dopo aver riflettutto sulla vita e sulla morte, su cosa voglia dire essere un eroe e sul vero significato di patriottismo ti danno un finale ambiguo. No, ho sempree voluto i ritmi serrati, ho sempre voluto gli eroi cazzoni e spaccaculi, ho sempre voluto sangue a litri.
    Sono fumetti, devono divertire prima di tutto.
    Senza saperlo ho sempre voluto Mark Millar.
    Torniamo un attimo indietro, questa corrente dell'ultraviolenza negli anni novanta aveva pervaso ogni serie a fumetti, solo pochi autori come Grant Morrison e Mark Waid resistevano a quel filone continuando a proporre storie di qualità senza cadere nella massa del banale e del già visto. Uno di questi scrittori aveva un amico, e un bel giorno decisero di scrivere per la prima volta insieme.
    Mi immagino così la scena:
    Grant:"Hey Mark, la Marvel mi ha commisionato una mini su dei tipi che uccidono gli alieni"
    Mark: "figo, come pensi di fare?"
    Grant: "vilevo impostarla molto violenta e con un ritmo serrato ma non so come unire ciò alla mia storia molto profonda"
    Mark: "Ho un idea..."

    Così naque una delle migliori coppie di autori degli ultimi anni, Millar-Morrison. Questi autori riuscivano a mettere insieme la complessità e la profondità delle trame di Morrison con al semplicità e la violenza delle storie di Millar creando delle Run perfette.
    Torniamo ora al nocciolo del discorso, chr in realtà non esiste e state leggendo solo uno sproloquio da 5 minuti buoni ma ok...
    Millar nel 2011 scrive poi Kick-Ass un fumetto sul fenomeno dei RLSH, ma quest'opera che si presenta come la storia di supereroi più realistica di sempre ha un grosso problema, oltre i disegni.
    Millar cerca di portare i supereroi nel nostro mondo, ma non considerando che i supereroi hanno una nobiltà d'animo fuori dal comune. E che quelli che lui ha descritto non sono ne supereroi, ne tantomeno RLSH. Sono degli esagitati in tuta che fanno a botte. E per carità, violenza scritta bene, non potrei chiedere di più, ma oltre a qualche citazione Mark,i supereroi non ci azzeccano nulla.
    I Supereroi non vanno in giro a menarsi per strada, loro affrontano alieni e despoti spaziali, scenziayi pazzi e ninja folli.
    I RLSH aiutano i meno fortunati, forse fermano qualche furtarello, ma niente di più, fanno il massimo che possono fare, danno il buon esempio, e ciò è bellissimo. Ma in Kick Ass ci sono solo botte sangue e tanta ironia.
    E concludo che la kia non é una critica alla violenza ne fumetti. Io amo la violenza nei fumetti. Il mio è uno sproloquio.
    Grazie per la lettura,
    Ciao.

    Buona serata da J333 :)
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    Fight Club :wub:
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    So che sono poco attivo, scusate, ma ogni tanto posti qualcosa.

    Allora l'altro giorno ero a casa, e aprendo il forum vedo nella discussione "Superman" un messaggio piuttosto particolare, intriso d'odio verso Superman. La polemica dell'autore era sulla presunta invincibilità dell'Azzurrone affermando che non c'è gusto nel leggere una storia di Superman dato che si da per scontato la vittoria dell'eroe. Ma Superman è davvero invincibile?

    No.

    Prendiamo prima in esame che parlando di Superman si parla di Comics Americani, e nei fumetti di supereroi, un buon 95% delle volte l'eroe vince. Anche di più. Quindi la polemica può essere espansa a tutto il genere.
    "Non mi piace Lanterna Verde perchè vince sempre"
    È sensato? In fondo si, se non si ha conoscenza personaggio, non si può sapere se vince sempre o no, se è fallibile, o qualunque altra cosa.
    È vero? Lanterna Verde(preso come esempio) vince sempre? Ma manco per il cassio. Esiste un supereroe invincibile? No, e non mi fate la battuta su Kirkman, perfavore.

    Ma torniamo al nocciolo del discorso, Superman.
    Diciamo che le storie di Superman io le dividerei in 5 categorie.

    1) Generiche
    C'è Superman, arriva un cattivo, battaglia, evoluzioni della trama, battaglia, vince Superman.
    In queste storie Superman vince sempre, e se fossero solo queste le storie di Superman il nostro utente avrebbe ragione. Ma...

    2) Le sconfitte
    Prendiamo ad esempio Death of Superman di Dan Jurgens. (La Lion ci ha fatto un cartonato se vi interessa) È una storia su Superman che si trova a combattere contro un nemico troppo forte, e sebbene il risultato si potrebbe rivelare positivo o meno, nel senso se il cattivo viene sconfitto, Superman ha perso, in questa storia in particolare viene ucciso, mica ca**i.

    3) La Speranza
    Queste sono le mie storie preferite dell'Azzurrone, quelle dove Superman serve solo per una cosa, dare speranza, e magari ribaltare le sorti della battaglia, che potrebbe essere altrimenti certa. Prendiamo esempi come Crisi Finale(Cartonato Lion), Flashpoint(sempre cartonato Lion) o Parallax(Flash 24 Playpress) e in un certo senso anche TDKR(Io ho il cartonato planeta)

    4) L'ultima risata
    Prendiamo All Star Superman, il Kriptoniano muore alla fine, o no? Non si sa, ma il suo nemico, un tumore, è imbattibile per chiunque. Comunque prima di andarsene, Supes può davvero farsi l'ultima risata. Non spoilero oltre.(Cartonato Lion, recuperatelo)

    5) Deus Ex Machina
    Superman perde, ma si rialza e fa un ciullo tanto al nemico, storie tendenzialmente molto Metal, dove Superman non perde perchè è l'eroe e sta dalla parte del giusto. Ma comunque anche se la guerra è vinta, le battaglie sono state perse. Per esempio prendiamo What's So Funny di Kelley/Mahnke(un qualche numero, non mi ricordo quale della gestione planeta, googlatevelo se siete interessati)


    Quindi... Ha senso dire che "Superman non mi piace perchè è imbattibile"? No perche non lo è.
    Ha senso dire, "Non mi piacciono le storie dove l'eroe vince sempre"? In teoria si. "E che posso fare? Cambiare genere.
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    Mi pare giusto spiegarvi.
    Allora, per prima cosa, il principale motivo della mia inattività è mentale. Ovvero, i tanti cambiamenti nella mia vita. Iniziamo col dire col fatto che ho abbandonato il mio paesino sperduto per trasferirmi in città, con un coinquilino, certo, sono poco meno che dicianovenne e non ce la facevo più così lontano dalla civiltà. Ovviamente il mio appartamento va pagato, e quindi lavoro 4 ore al giorno come cassiere. Oltretutto la scuola non è facile, il quinto anno è più tosto di quel che sembrava(a aprile tornerò nel paesino per studiare), ma per ora, tra lavoro, scuola e amici il poco tempo libero che ho lo dedico, non a dormire, bensì a quel dannato Netflix, che mi ha costretto a recuperare troppe cose, togliendomi quasi il sonno. Ma non finisce qui, in questi giorni ho preso un cane, un bellissimo Border Collie, che mi prende abbastanza tempo. La mia ragazza mi ha lasciato dopo quasi un anno, il che mi ha abbastanza distrutto, togliendomi per una settimana le 3 ore di sonno, se mi andava bene, che riuscivo a ritagliarmi.

    Quindi, questi cambiamenti, sono il motivo per la mia inattività, vi prego di essere pazienti e di darmi il tempo di mettere apposto la mia vita. Poi tornerò, ah se tornerò, più carico di prima.

    Distinti saluti, il vostro Jhonny3 33
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    Ho pensato a logan perchè il font è lo stesso di Death of Wolverine, ma comunqie OML si sta evolvendo benissimo nell universo marvel attuale e X-23 è un bel personaggio, di senso ne avrebbe poco.
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    La speranza è su Capitan Marvel che verrà usato come arma segreta in Civil War 2 come Thor nella prima guerra civile.
    Non so perché ma credo invece tornerà Logan.
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    Woody è un libro del 2015 scritto da Federico Baccomo. Il libro racconta la storia di Woody, un cane, che in seguito a un incidente si ritrova in una gabbia. La peculiarità? Tutto il libro è raccontato dal punto di vista di Woody, un cane appunto, quindi la storia è raccontata con frasi minimali e tantissima ingenuità. Proprio questa ingenuità, forse un pò abusata, infonderà nel lettore un estrema tenerezza. Proprio questa tenerezza scoppierà nel finale, e farà scendere al lettore una lacrima accompagnata da un sorriso. Un Must Have per gli amanti degli animali, una lettura leggera e piacevole per tutti.

    Curiosità: la storia è accompagnata dalle illustrazioni minimali di Alessandro Sanna.
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    Buon anno!!!
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    Seguo il calcio, serie B e serie D(Perugia e Foligno nel cuore).

    Poi da un paio d anni a questa parte seguo la nazionale nel Beach Soccer.
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    CITAZIONE (cassie92 @ 12/12/2015, 18:14) 
    no... il primo x-men non esiste più o meglio è in un'altra linea temporale questo si svolge negli anni 80 cioè 10 anni dopo la nuova linea temporale di DOFP

    Grazie mille. :)
137 replies since 12/8/2013
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